VENETO
OLIVER 7 ANNI
NICOLAS 4 ANNI
FEBBRAIO 2023
In questa prima giornata, quasi primaverile, riprendiamo le nostre escursioni domenicali, rimaniamo in zona. Ci portiamo a Farra di Soligo.

Partendo dal piazzale della chiesa parrocchiale di Soligo (comune di Farra di Soligo), si possono compiere alcune semplici ed affascinanti passeggiate che in ogni stagione dell’anno offrono scorci e dettagli spettacolari.
Una delle escursioni più piacevoli e panoramiche da fare sulle Colline del Prosecco è quella che conduce al Colle di San Gallo e al santuario di Collagù da Soligo. Il giro è molto semplice, nonostante la ripida salita iniziale che copre tutto il dislivello, e si snoda su dolci pendii e stradine poco trafficate.



La nostra camminata inizia in via San Gallo, una stradina asfaltata che sale ripida verso l’eremo di San Gallo. Questa è la parte più “difficile” dell’escursione. Non è molto lunga, circa 20min.
Arriviamo ad un piccolo tornante, nei pressi di Casa Vedovati, troviamo le indicazioni per Collagù e per il Colle di San Gallo, (dove siamo diretti). Qui è presente l’eremo e il monumento all’aviatore. Qui si apre un bellissimo balcone naturale sulla pianura e sulle Prealpi Trevigiane.







Al ritorno scendiamo per un sentiero che ci porterà tra i vigneti all’entrata laterale della chiesa e al parcheggio.




STORIA
“Il luogo è stato frequentato fin dall’età del bronzo e sulla sommità del panoramicissimo colle fu eretto un Castelliere. Probabilmente il manufatto venne utilizzato anche in epoca romana e fino alle distruzioni barbariche. Poi passò ai Da Camino che avevano vastissimi possedimenti nell’alto trevigiano.
Leggenda vuole fondata la chiesetta, nel 1430, dall’eremita Egidio di Lombardia che la intitolò a San Gallo, estasiato da questo stupendo posto cosparso di rovine del Castello della potente famiglia dei Da Camino, distrutto nel 1378 da Rambaldo da Collalto nelle fratricide lotte tra le due famiglie dominanti il trevigiano. Una prima attestazione certa dell’oratorio risale, però, al 1354 in un documento che identifica la chiesetta di “Sancti Gali de Solico”, tenuta da alcuni eremiti. Probabile quindi un primo insediamento sui ruderi del castello e poi una fase di abbandono o di declino e quindi un restauro o ampliamento o un insediamento più stabile nei primi decenni del quattrocento, attestato dagli affreschi interni.
Il santuario divenne meta di pellegrinaggi soprattutto indicati per chi soffriva d’insonnia. Si toglieva una scheggia dalla grande croce di legno e la si poneva sotto il cuscino. Si andava per “cior la son” (prendere il sonno).
San Gallo è rappresentato in un bellissimo affresco del 1442. Importanti restauri ed ampliamenti vennero effettuati a metà del settecento, con l’aggiunta del campanile.”

L’intera area è gestita e curata e dalla Pro Loco Soligo e dal locale Gruppo Alpini. Ad est della chiesa si può ammirare il Monumento dell’Aviere che rappresenta un’ala di aereo stilizzata in cemento armato sormontata da una statua in bronzo della Madonna di Loreto, patrona e protettrice degli aviatori.
Il monumento è stato eretto per iniziativa degli Allievi dell’Associazione Aeronautica Quartier del Piave sul terreno donato al Comune di Farra di Soligo dalla famiglia Rigamonti. La vista dal monumento è spettacolare a trecentosessanta gradi e spazia per tutta la vallata del Quartier del Piave, fin oltre il cordone collinare del Montello e a volte fino alla laguna di Venezia. A est, nord ed ovest il panorama è un anfiteatro naturale sulle Prealpi Trevigiane e Bellunesi
INFO UTILI
PARTENZA: Parcheggio gratuito, piazzale della chiesa parrocchiale di Soligo
PASSEGGINO: si
DIFFICOLTA’: Facile/Medio
LUNGHEZZA: 2,5km – 60 minuti a/r
SERVIZI IGIENICI: no
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